martedì 23 agosto 2011

E ora "Strozzateci tutti"! - È il libro che interpreta le mafie, raccontate nella loro quotidianità.


Sembra strano, eppure qualcuno strozzerebbe coloro che scrivono, parlano e raccontano di mafie, attraverso libri, film e fiction. Toglierebbe loro la voce per evitare che si parli di argomenti scomodi, che macchiano l’immagine del nostro Bel Paese. Ancora più strano è il fatto che la minaccia arrivi dal capo del governo.
Parte dalle parole intimidatorie, pronunciate da Silvio Berlusconi ad Olbia nel novembre 2009, l’iniziativa di ventitré scrittori del sud uniti dall’impegno antimafia: partiti dalla creazione di un blog che sta diventando collettore nazionale di notizie e inchieste sulle mafie italiane e non solo, oggi sono arrivati alla pubblicazione di un libro, “Strozzateci tutti”, in vendita nelle librerie dallo scorso 30 settembre.

Si tratta nello specifico di un’antologia che contiene 18 saggi suddivisi in due sezioni: le Mafie quotidiane e la modernizzazione delle Mafie. Nella prima sono raccolti gli argomenti psico-sociali, le cronache, le inchieste e i racconti legati al territorio; nella seconda si concentrano gli approfondimenti di storia, sociologia, economia e i temi attinenti all’immaginario collettivo.
Curatore del volume è Marcello Ravveduto, ricercatore universitario e già autore del saggio “Napoli… Serenata calibro 9”, che racconta la storia e lo sviluppo della camorra attraverso le immagini fornite dal cinema e dalla musica napoletana. Non diverso è il taglio di “Strozzateci tutti”: il collettivo antimafia riunisce saperi e competenze, nel tentativo di divulgare la conoscenza dei fenomeni mafiosi stimolando curiosità e immedesimazione. Si tratta di autori che vivono all’interno dello stesso mondo dove nasce e si alimenta il sistema illegale, e che propongono “una scrittura che si alza la mattina e si mischia con le storie di tutti i giorni sugli autobus e negli ospedali, nei mutui e alla posta. Ognuno con la sua storia da raccontare”. Così recita il manifesto su cui si fonda il collettivo, nel quale si avverte tutto il coinvolgimento di autori che esprimono l’urgenza di comunicare una fetta di verità, scomoda ma necessaria per comprendere a fondo quella terra da cui provengono.
Ad introdurre l’opera c’è la prefazione di Marco Travaglio, sempre in prima linea nel raccontare l’Italia attraverso le inchieste giudiziarie, che pure non mancano di evidenziare commistioni sempre ambigue tra lo Stato e le mafie. Il giornalista de “Il fatto quotidiano” introduce il volume parlando di “ Una scrittura arrabbiata, sgradevole, scomoda, in fin dei conti sincera, convinta della possibilità di attraversare i confini imposti da redazioni e salotti, scuole di pensiero, appartenenze di partito, di cricca, di accademia”.
Insomma, scrittori liberi che proprio non hanno paura di raccontare il Paese reale, con tutte le sue difficoltà e le sue contraddizioni. Anzi, con questo libro sembrano rilanciare la sfida a chi crede che basti un po’ di trucco per coprire le ferite, nel tentativo di mostrare una bellezza palesemente costruita a tavolino. “Strozzateci tutti” ci riporta le cronache dal ventre dell’Italia, da quel Sud vissuto sulla pelle giorno per giorno, di cui si vogliono raccontare quelle piaghe che solo con la condivisione e la presa di coscienza di tutti si possono cominciare a curare.
Ma la presa di coscienza riguardo alla difficoltà di raggiungere certi traguardi è prima di tutto degli autori. Loro stessi dichiarano che la lotta alla criminalità organizzata non si risolve con un libro: “la scrittura può emozionare, suggestionare, infastidire, mobilitare, far riflettere, indicare percorsi, ma da sola non basta. Ha bisogno del sostegno dell’azione”.
Un’azione lodevole come quella, ad esempio, di devolvere i proventi dei diritti d’autore del volume al “progetto Scampia”, grazie al quale si sosterrà la nascita e la crescita di una redazione giornalistica nella periferia più bistrattata d’Italia nell’ultimo decennio.
Non tutti hanno la forza, il coraggio o la possibilità di raccontare il proprio Paese. Molti, però, possono prendersi la responsabilità di informarsi, di divulgare le notizie, di sviluppare una coscienza critica che si opponga ad uno stato di cose illegale.
È questa la sfida a cui un’iniziativa come quella di “Strozzateci tutti” sembra chiederci di partecipare.
“Strozzateci tutti”, Aliberti editore, 639 pp. - € 20,00

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