sabato 1 ottobre 2011

Pellicole color "Terra di Siena"


Dal 1° al 5 ottobre la XV edizione del festival cinematografico senese.
Se una rassegna arriva alla sua quindicesima edizione, state pur certi della bontà della sua organizzazione e dell’alto valore della manifestazione. È il caso del “Terra di Siena Film Festival”, fondato nel 1996 da Maria Pia Corbelli, da sempre incentrato sul cinema indipendente, specie quello che privilegia tematiche sociali, politiche e universali come l’infanzia violata, la difesa dell’ambiente, i diritti umani e la pace.

Come tutti gli anni, anche questa volta il festival ospiterà volti prestigiosi del cinema: basti pensare alla madrina dell’edizione 2011, che sarà il premio Oscar Susan Sarandon. L’attrice americana nell’occasione riceverà il premio “Sanese d’oro”. Inoltre presenzierà alla prima mondiale della copia restaurata del film “Thelma & Louise”, che la stessa Sarandon interpretò magistralmente nel 1991.
Ma la rassegna è soprattutto cinema indipendente: durante i cinque giorni di Festival saranno proiettati tutte prime visioni nazionali di registi italiani e stranieri. La giuria, interamente composta dagli studenti dell’Università di Siena, avrà il compito di visionare ed esaminare le pellicole, per poi nominare il vincitore del “Sanese d’oro 2011”. Oltre al concorso ufficiale, saranno conferiti altri premi, come quello della critica e quello del pubblico presente in sala.
In ogni caso, le proiezioni saranno sempre accompagnate da incontri con registi e attori dei film in concorso, in modo che i protagonisti delle opere abbiano il giusto spazio per parlare del proprio lavoro.
Oltre la competizione sono previste proiezioni di documentari e cortometraggi, come quelli che verranno inseriti nella retrospettiva “Donne in azione” che, prendendo spunto dal tema dell’emancipazione femminile suggerito dal film “Thelma & Louise”, vedrà la proiezione di film le cui donne, con le loro storie, sono le principali protagoniste.
Infine, novità rispetto alle scorse edizioni, l’inusuale e innovativa location scelta per le proiezioni: oltre alla sala ricavata nel dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università, i film potranno essere seguiti anche sullo schermo del “Gypsy Movies”, un cine-bus il cui slogan è “il cinema dove il cinema non c’è”. Quella di Lorenzo Minoli, l’ideatore della location, è una provocazione contro la tendenza sempre crescente alla chiusura di molte sale cinematografiche italiane.
Insomma, c’è abbastanza materiale per passare qualche giorno nelle terre senesi e toscane, all’interno di un’iniziativa che nel tempo è cresciuta e si è ritagliata uno spazio importante, grazie al suo sguardo attento al mondo dell’arte che intreccia quello dei diritti umanitari.

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