giovedì 25 agosto 2011

A Natale che libro regalo?


Tra classici e nuove scoperte: qualche idea per ogni tipo di lettore.
Regalare un libro a Natale è utile per vari motivi. Innanzitutto per una ragione strettamente culturale: perché se vogliamo dare per buona la massima da antologia del Ministro Bondi (“con la cultura non si mangia”), è pur vero che con la cultura si vive meglio. Per questo regalare un libro è un gesto elegante e significativo: vuol dire anche farlo leggere, quindi oltre a carta e inchiostro si sta regalando anche del tempo prezioso per pensare ad un altrove, per stare con se stessi. Mica roba da poco! E poi si tratta quasi sempre di un regalo discreto anche per il portafogli.
Se quindi avete deciso per un regalo del genere (e a quest’ora vi rimane poco tempo) vi toccherà scegliere. Sapete benissimo che la scelta dovrete farla tenendo presente il tipo di persona a cui state facendo il dono. Sapete anche che ci sono molte scelte, che ormai sono quasi di più gli scrittori che i lettori in Italia, che Natale si sta avvicinando e che volete fare bella figura. Bene, non fatevi prendere dal panico: eccovi un articolo orientativo che potrebbe fare al caso vostro!
Classici – Il primo salvagente è rappresentato dalla categoria dei “classici”, ovvero quei libri che sono in qualche senso immortali, assimilati più o meno bene dalla coscienza collettiva dei lettori, e con cui difficilmente si rischia di sbagliare. Ai primi posti di vendita solitamente si trova “Il piccolo principe” di Antoine de Saint-Exupéry: una buona idea questo delicato evergreen, buono per anime sognanti ed eterni bambini; dall’inclinazione grottesca e ironica invece è “La fattoria degli animali”, mentre “1984” è un pervasivo psicodramma: sono i due romanzi “politici” che hanno dato fama al talento di George Orwell.
In base all’analisi dei dati di vendita dell’ultimo anno si registra un forte interesse per le tematiche dedicate alla Shoah. Un regalo di stampo storico-sensibile lo potreste allora fare con “Se questo è un uomo” di Primo Levi, “L’amico ritrovato di Fred Uhlman”, e il “Diario” di Anna Frank. Mentre con Italo Calvino potrete spaziare a piacimento: con “Marcovaldo” e la “Trilogia degli antenati” siamo nel racconto fantastico, etereo, ma di un’umanità disarmante; invece con titoli come “Le città invisibili” e “Se una notte d’inverno un viaggiatore” siamo nella poesia, nei labirinti e nelle invenzioni letterarie più ardite e coinvolgenti: insomma, siamo nei vertici della letteratura, non solo italiana.
Da non sottovalutare il romanzo giallo, appassionante ed avvincente, ottimo anche per avvicinare al mondo della lettura. Georges Simenon (con il suo ispettore Maigret) e Agatha Christie sono le firme da cui non si può prescindere. Di quest’ultima, un titolo su tutti: “E poi non rimase nessuno” (meglio conosciuto come “Dieci piccoli indiani”).

Sorprese – 
Potreste però decidere di non andare così sul sicuro (e ci sarebbero stati tanti altri autori da citare), ma avventurarvi in territori meno esplorati, magari alla ricerca del colpaccio, del classico del futuro.
È quella americana, a mio avviso, la letteratura di maggiore qualità negli ultimi decenni. Ci ha regalato capolavori assoluti come “Pastorale americana” (Philip Roth) o “Underworld” (Don de Lillo), vere e proprie opere-mondo che scarnificano la società moderna. I due appena citati sono tra l’altro autori molto prolifici, che meriterebbero di essere approfonditi (magari regalate un libro non solo a Natale!). Sempre nell’America degli ultimi anni troviamo la quotidianità minimale di Raymond Carver (“Di cosa parliamo quando parliamo d’amore?”), il senso di smarrimento quasi kafkiano di Paul Auster (“Trilogia di New York”), o la dolorosa vitalità di Dave Eggers (“L’opera struggente di un formidabile genio”).
Se invece volete rimanere in Italia, non rinunciando alla qualità assoluta, potrete trovare inAntonio Tabucchi uno scrittore sensibile tanto all’arte del sogno quanto alla realtà dei nostri tempi: il suo “Sostiene Pereira” può illuminare le anime più sfiduciate di questi tempi bui.
Varie ed eventuali – Questo ideale slalom tra gli scaffali di una libreria è per forza di cose molto limitato, ho solo provato ad attizzare qualche idea… alla fine dovrete cavarvela da soli. Non vi lascio però senza qualche consiglio rapido dell’ultimo minuto: vi indico tre autori per tre diversi tipi di regalo a una donna.
Per una lei romantica al limite del diabete scegliete un libro di Alessandro Baricco; per una donna che ama sentirsi al centro dell’attenzione, esprimendo la propria cultura con il solo uso di frasi fatte, buttatevi senza dubbi su Fabio Volo; mentre per una ragazza adolescente che sogna il principe azzurro borgataro e non baderà mai all’importanza della letteratura nella vita di una persona, regalatele un Federico Moccia: state sicuri che contraccambierà con un orsacchiotto dal cuore enorme con su scritto ‘ti amo’. De gustibus!

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