domenica 21 agosto 2011

Codeina e il rock suonato col Quore - Non solo Apicella suona ad Arcore


I Codeina sono un gruppo rock formato da tre ragazzi, Mattia, Emanuele ed Emiliano.
I Codeina sono di Arcore, ma non posseggono una villa né suonano canzoni napoletane.
I Codeina non sempre sono così fortunati da suonare alle feste per allietare belle ragazze. E nonostante siano più talentuosi di Mariano Apicella, sono sicuramente meno conosciuti e vendono senza dubbio meno dischi del giullare di corte di Villa Certosa.

Vi voglio presentare il loro album di debutto, intitolato “Quore – Hidalgo Picaresco” che, benché non sia un disco perfetto, merita sicuramente la vostra attenzione. Molta più di quella che siete a volte costretti a regalare ai tiggì che vi parlano di feste a cui non andrete mai.

Questi tre “ragazzacci”, dicevo, sulla base del più classico combo-rock (chitarra, basso, batteria) hanno dato vita a questo dieci-tracce dal suono forte e deciso, tra echi grunge e crossover e passaggi nu-metal. L’originalità dei Codeina sta però nel cantato, roco e rabbioso come il genere vuole, però rigorosamente in italiano.
Ridi Pagliaccio (che apre il disco) e Carnevali E., a mio avviso, devono molto a un gruppo come i Kyuss: chitarre acide ed energiche dove riff minimali suonano incisivi, creando un muro di suono omogeneo e che avvolge tutto (a volte anche la voce, ahimè!). La title-track (Quore) è invece suonata con puro piglio hard-rock (echi di Black Sabbath?); mentre Piorrea è una memorabile sfuriata quasi punk.
Con È tutto grasso che cola i Codeina si cimentano con riff più moderni, un po’alternative à la Verdena, mentre La Eco è una power ballad molto riuscita, sicuramente uno dei vertici di un disco che suona omogeneo e compatto: il che è un vantaggio per gli amanti del genere, ma per i novizi il tutto potrebbe sembrare ripetitivo.
La seconda parte dell’album arricchisce il campionario degli omaggi al rock dei ‘90s, rielaborato con la giusta dose di innovazione, ma che suona onesto, poiché tale sembra la rabbia che vien fuori dagli strumenti dei tre di Arcore. Chiude il disco la coda strumentale di Tesla Vs. Marconi, che lascia intuire tutte le potenzialità future del suono dei Codeina.

“Quore – Hidalgo Picaresco” è sicuramente un disco che nasce dalla sincera urgenza di comunicare la propria rabbia da parte della band, ed è consigliabile agli amanti di quel rock duro che ha vissuto il suo momento di massimo splendore negli anni ’90, con band storiche e diverse tra loro come Nirvana, Tool, Kyuss.
I Codeina suonano bene, costruiscono trame sonore spesso complesse e di non facilissimo impatto: ma se avessero suonato roba facile e banale non avrebbero mai trovato spazio in questa vetrina. Equilibrando certi suoni in fase di produzione, ad esempio facendo risaltare meglio le linee vocali, il nome di questa band di Arcore avrà di certo un futuro. Lontano dalle feste private e più vicino a chi vive la musica con la giusta intensità.

Per ascoltare brani da “Quore”: Codeina Myspace

Pubblicato il 17/02/2011 su Axxonn.it

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