Era il primo agosto del 1926 quando, su iniziativa dell’industriale napoletano Giorgio Ascarelli, veniva fondata quella che oggi è la Società Sportiva Calcio Napoli. Oggi, primo agosto del 2011, si celebrano gli 85 anni di storia della capitale del sud del calcio in Italia. Una storia piena di sussulti e colpi di scena, sia in positivo che in negativo. Tra questi: il “tempio” del San Paolo, inaugurato dalla presidenza di Achille Lauro nel 1959; la prima coppa Italia vinta nel 1962, con Pesaola in panchina; gli scudetti sfiorati negli anni ’70, con Luis Vinicio e il suo calcio totale; la presidenza Ferlaino, l’acquisto di Maradona e l’inizio di un’epoca d’oro: i primi due scudetti,
una coppa Italia, una supercoppa italiana e una coppa UEFA; poi il lento declino tra gli anni ’90 e i primi del duemila: il fallimento della società e l’incubo della serie C; fino all’arrivo di De Laurentiis, con una veloce e progressiva scalata fino ai vertici del calcio italiano.
una coppa Italia, una supercoppa italiana e una coppa UEFA; poi il lento declino tra gli anni ’90 e i primi del duemila: il fallimento della società e l’incubo della serie C; fino all’arrivo di De Laurentiis, con una veloce e progressiva scalata fino ai vertici del calcio italiano.
Diventa così bello festeggiare un compleanno così importante all’alba di una stagione come non si vivevano da anni a Napoli: una squadra competitiva, la partecipazione alla Champions League, e sogni che solo per scaramanzia non si possono nominare.
In questi giorni sono arrivati numerosi gli auguri dei protagonisti di queste stagioni azzurre, oltre a messaggi di stima di personalità importanti, come quelli di Giorgio Napolitano. A questo proposito è voluto intervenire Aurelio De Laurentiis: “Ringrazio innanzitutto il Presidente della Repubblica per le sue parole che certamente ci inorgogliscono”. Inoltre ha aggiunto, riguardo alla festa che si terrà il 4 agosto al S. Paolo, con la presentazione della squadra al proprio pubblico e l’amichevole col Penarol: “Le persone che hanno coniato il termine “scugnizzeria” per denominare la “cantera” napoletana siederanno insieme a me e al nuovo sindaco di Napoli De Magistris in occasione della sfida contro il Penarol. Mi auguro di vedere lo stadio pieno per brindare insieme. Ho contattato anche un noto percussionista napoletano ma non vi voglio dire niente ancora. Augurissimi al nostro Napoli e a tutti i tifosi”.
Altri protagonisti della storia azzurra hanno voluto condividere i loro auguri. Tra questi, segnaliamo le parole di Bruscolotti, che ricorda come “ lo scudetto dell’87 rappresenta il punto più alto, finora, della storia di questo prestigioso club”; di Alemao che invece si sofferma sul ricordo della vittoria della coppa UEFA in Germania (“un momento importante è stato il gol a Stoccarda, ma tutta la mia esperienza a Napoli fu fantastica”); e dell’indimenticato mister Bruno Pesaola, che parla invece dell’importanza dei tifosi: “La tifoseria del Napoli non ha rivali in Italia, è eccezionale e calorosa come alcune di quelle che si vedono in Argentina”.
In queste ore sono arrivati gli auguri anche da parte di Luca Fusi, Massimo Crippa, Bruno Giordano e molti altri protagonisti della storia del club. Meritano però un’attenzione particolare le parole di Bruno Pizzul, storico commentatore delle partite di calcio in Rai. La mitica voce friulana, pur non essendo tifoso del Napoli, ha comunque voluto regalare un messaggio di augurio alla società, ripescando tra i ricordi: “Ho raccontato numerosissime partite del Napoli ai tempi di Maradona. Quando mi chiedono quale partita è stata la più emozionante da raccontare, rispondo sempre la finale di Stoccarda. Quel giorno la città si colorò di azzurro e vedere la gente che festeggiava per le vie della città tedesca fu bellissimo. Ma soprattutto, giocatori come Maradona e Careca difficilmente si vedranno più nel calcio moderno”.
Tanti auguri Napoli!
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