sabato 6 agosto 2011

Lucarelli: “Napoli, la mia passione”

Tutta la passione di Cristiano Lucarelli per Napoli, in un’intervista esclusiva rilasciata oggi alla Gazzetta dello Sport.
L’attaccante livornese apre il suo cuore e rivela come la città e la maglia azzurra lo abbiano conquistato: “A Napoli ho ritrovato proprio la mia città d’origine, cioè com’era 15 anni fa. La stessa umanità della gente, la stessa semplicità, lo stesso calore che mi riporta indietro nel tempo“.
Nonostante i problemi che attanagliano il capoluogo partenopeo, il bomber ormai trentaseienne non si lascia ingannare da ciò
che sui giornali fa più notizia: “La città ce l’ho nel sangue: ho girato, sono andato nei quartieri a rischio come Scampia e Secondigliano, io tutta la violenza che raccontano non l’ho vista. Napoli non è come la descrivono, cioè solo immondizia. Non è così“. Un entusiasmo, quello di Lucarelli, che coinvolge la sua stessa famiglia: “Per accontentare mia figlia, che a Napoli nell’ultimo anno si è trovata benissimo, le ho fatto frequentare nelle ultime settimane un campus estivo con le sue affezionate compagne di corso: quando le ho comunicato che saremmo rimasti almeno un’altra stagione, è impazzita di gioia“.
Cristiano Lucarelli rappresenta benissimo il prototipo di giocatore che i napoletani amano: semplice, umile, combattivo e orgoglioso, pronto a sudarsi la maglia e a fare gruppo. Sarà per questo che i tifosi, dopo lo scetticismo con cui era stato accolto nella scorsa stagione, quest’anno sembrano averlo eletto a loro beniamino, l’uomo che può mettere a servizio della squadra la sua esperienza e magari anche qualche gol. Cristiano, infatti, ha voglia di rifarsi anche sul campo, dopo la rottura del crociato che l’ha tenuto fuori quasi per tutta la scorsa stagione. E ha cominciato alla grande: suoi i due gol che hanno permesso al Napoli di battere sabato il Grosseto, nell’ultima amichevole prima di salutare il ritiro di Dimaro.
L’attaccante di Livorno, nel corso dell’intervista, tocca anche argomenti extra-calcistici, quelli che hanno contribuito a fare grande il Lucarelli-uomo: l’avventura editoriale che l’ha portato a fondare un giornale a Livorno, dando “la possibilità a molta gente di lavorare, anche di far diventare qualcuno professionista e, comunque, di farlo accedere alle liste di collocamento“; il salvataggio del terminal portuale della sua città natale, avventura in cui ha investito oltre un milione di euro; e infine la sua seconda passione dopo il calcio, gli animali. L’attaccante racconta che se non avesse fatto il calciatore, sarebbe sicuramente diventato veterinario“Il mio sogno è costruire un ricovero per animali abbandonati, qualcosa di utile davvero. Potrei allestirne uno a Napoli e, in piccolo, fare così qualcosa per questa città“.
Infine racconta un aneddoto sul “contratto in bianco” che aveva proposto a De Laurentiis pur di tornare a giocare anche quest’anno nel Napoli: “Avevo detto in effetti che non avrei avuto problemi dal punto di vista economico in caso di riconferma. Il presidente mi ha chiamato, mi ha detto che sarebbe stato contento di riavermi ancora in squadra, ovviamente penso ci sia stato lo zampino dietro del mister. Ma De Laurentiis alla storia del contratto in bianco non ha fatto minimamente cenno: con me si è comportato da vero signore. So già a chi dedicare i prossimi gol“.

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