lunedì 8 agosto 2011

Napoli, Lavezzi by night: un gossip prevedibile


Tutto come previsto. Dal tira e molla sulla necessità o no di dare al Pocho una vacanza supplementare, ai banalissimi gossip su una vacanza nel posto più modaiolo dell’estate italiana. Fino alle voci che vogliono un Lavezzi sempre meno innamorato del Napoli, in procinto di passare ad una big europea. Cronaca di un gossip annunciato.

Andiamo con ordine: Lavezzi torna a Napoli lo scorso 4 agosto, dopo le fatiche di Coppa America con la sua Argentina e dopo due settimane di riposo nella sua patria. In Argentina è inverno, così il Pocho, una volta tornato a Napoli, chiede al preseidente di poter usufruire di un’altra settimana di vacanza, da passare a Porto Rotondo con la sua fidanzata Yanina. Mazzarri è d’accordo, De Laurentiis all’inizio no. Però poi acconsente, a patto che con i due fidanzatini parta anche un preparatore atletico del Napoli, in modo da tenere Lavezzi in forma e al passo coi compagni che si allenano a Castel Volturno.
L’affare si fa e la comitiva parte. Ieri tutti i giornali hanno pubblicato notizie e foto di un Lavezzi in giro per i locali notturni sardi, a fare le ore piccole con la fidanzata. Ma nemmeno una parola è stata spesa sugli allenamenti del Pocho durante il giorno, che di certo ci saranno stati. Tutti hanno preferito di parlare di un Presidente innervosito dal comportamento dell’argentino e pronto a cederlo al miglior offerente.
Eppure Lavezzi è pur sempre un ragazzo di 26 anni in vacanza con la propria fidanzata in Sardegna. Cosa dovevamo aspettarci, che se ne stesse rintanato in casa? Tanto vale rimanere a Castel Volturno. Il Pocho, invece, mi pare l’ennesima vittima mediatica di giornali e siti che vogliono solo riempire le proprie pagine, non avendo nient’altro di meglio da scrivere. Lavezzi sa di essere decisivo per Napoli. Lo sa De Laurentiis che certo si aspettava che il Pocho facesse tardi la notte, così come lo sa Mazzarri. L’importante è che tra cinque giorni stia con i compagni, pronto per la nuova stagione.
Sicuramente l’argentino non è il miglior esempio mondiale di etica e professionalità sportiva: ad esempio Zuniga, che ha avuto gli stessi tempi di rientro, si allena già con i compagni. Ma il Napoli non è nuovo a queste storie: già Maradona saltava gli allenamenti e viveva in maniera discutibile, salvo poi fare la differenza in campo. Tutti lo sapevano, e tutti ricordano quello come il periodo d’oro del Napoli.
Ora, con le dovute differenze tra Lavezzi e Maradona, non mi pare il caso di gridare allo scandalo: come sempre, nel calcio contano le partite. Quelle con i punti in palio.

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